Reginald Green a Roma sul monumento del figlio Nicholas |
Mi ha bucato l’aorta e cioè il cuore il recente appello del padre di Nicholas Green.
Nel 1997 il suo bambino americano Nicholas era stato colpito a morte durante un rapimento con relativa sparatoria sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria.
Reg e Maggie, meravigliosi genitori, invece di inveire e spazzar via dalla loro vita l’Italia e gli italiani tutti hanno accettato di donare i sette organi del loro bambino ad altrettanti pazienti italiani. Nel loro caso i nomi, le foto e le lettere struggenti di ringraziamento sono state trasmesse in tutto il mondo e milioni di persone si sono rese che la pura e immensa generosità di questa coppia aveva regalato la vita a gente e ad altri figli quasi morenti.
Pensate che nei dieci anni successivi le donazioni degli organi in Italia si sono triplicate… ma veniamo a bomba: nel '97 l’incontro e l’abbraccio tra i Green e i loro “miracolati” era stato possibile, oggi invece, dopo una legge varata nel 1999 che vieta a medici e infermieri di rivelare l’identità del donatore tutto ciò non è più possibile... a dir il vero trattasi di una legge alquanto discutibile perché non impedisce alle due parti di contattarsi... ma beneficiari e beneficati devono cercarsi con ogni mezzo o forse, come pare accada quasi sempre, non trovarsi mai più.
È il caso di Dave e Debbie Marteau che hanno donato tre organi del figlio ventunenne Jack, morto a Palermo in un incidente d'auto.
Ecco, Reg Green è stato contattato proprio da questi poveri padre e madre che dopo otto anni dalla loro perdita non sono stati capaci di sapere a chi sono andati il cuore, il fegato e i polmoni del proprio figlio.
"Non sanno se questa gente è viva o no, se si tratta di persone anziane o di ragazzi come il loro Jack." dice Reg e aggiunge che la legge, è certo, mira a proteggere la privacy per permettere che si completi il processo di guarigione per trapiantati e per donatori.
Dunque guarigione di corpi e di anime.
Ma non pare troppo rigida una legge che nega a chi è stato tanto generoso la possibilità di sapere che la perdita del proprio caro ha permesso la rinascita di un essere che altrimenti perderebbe la vita?
Stella Pende