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mercoledì 30 agosto 2017

Cuore di figlio

Legge sulla privacy dei donatori di organi, Reginald Green padre di Nicholas
Reginald Green a Roma sul monumento del figlio Nicholas


Mi ha bucato l’aorta e cioè il cuore il recente appello del padre di Nicholas Green. 

Nel 1997 il suo bambino americano Nicholas era stato colpito a morte durante un rapimento con relativa sparatoria sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. 
Reg e Maggie, meravigliosi genitori, invece di inveire e spazzar via dalla loro vita l’Italia e gli italiani tutti hanno accettato di donare i sette organi del loro bambino ad altrettanti pazienti italiani. Nel loro caso i nomi, le foto e le lettere struggenti di ringraziamento sono state trasmesse in tutto il mondo e milioni di persone si sono rese che la pura e immensa generosità di questa coppia aveva regalato la vita a gente e ad altri figli quasi morenti. 

Pensate che nei dieci anni successivi le donazioni degli organi in Italia si sono triplicate… ma veniamo a bomba: nel '97 l’incontro e l’abbraccio tra i Green e i loro “miracolati” era stato possibile, oggi invece, dopo una legge varata nel 1999 che vieta a medici e infermieri di rivelare l’identità del donatore tutto ciò non è più possibile... a dir il vero trattasi di una legge alquanto discutibile perché non impedisce alle due parti di contattarsi... ma beneficiari e beneficati devono cercarsi con ogni mezzo o forse, come pare accada quasi sempre, non trovarsi mai più. 

È il caso di Dave e Debbie Marteau che hanno donato tre organi del figlio ventunenne Jack, morto a Palermo in un incidente d'auto. 
Ecco, Reg Green è stato contattato proprio da questi poveri padre e madre che dopo otto anni dalla loro perdita non sono stati capaci di sapere a chi sono andati il cuore, il fegato e i polmoni del proprio figlio. 
"Non sanno se questa gente è viva o no, se si tratta di persone anziane o di ragazzi come il loro Jack." dice Reg e aggiunge che la legge, è certo, mira a proteggere la privacy per permettere che si completi il processo di guarigione per trapiantati e per donatori. 
Dunque guarigione di corpi e di anime. 
Ma non pare troppo rigida una legge che nega a chi è stato tanto generoso la possibilità di sapere che la perdita del proprio caro ha permesso la rinascita di un essere che altrimenti perderebbe la vita? 



Stella Pende

domenica 27 agosto 2017

Il diritto di esistere secondo Francesco

Papa Francesco e l'immigrazione


Evviva Francesco che non ci delude mai!!!!!!!!!!!!!!!  

"Va riconosciuta la nazionalità al momento della nascita” si è letto nell’anticipazione del messaggio  del pontefice per la giornata del migrante che sarà festeggiata il 24 Gennaio. Francesco si è ben guardato di accennare allo Ius Soli e cioè al molto parlato “diritto di nazionalita”….ma il suo è un evidente volano alla legge approvata alla camera e oggi ferma al senato. 

Il Papa accenna anche al sano e giusto diritto all’istruzione nella scuola primaria e secondaria…..ma Francesco si spinge più in là invocando a proposito dei corridoi umanitari l’opportunità di prevedere visti temporanei….
Naturalmente si scatenano polemiche incandescenti che fanno diventare un discorso sull’accoglienza cristiana il solito dibattituccio che vede immancabilmente Salvini rispondere al Papa consigliando di applicare lo Ius Soli in vaticano….

ma io dico, mi si perdoni il quesito forse scontato, come si permette il  cavalier Salvini di usare il suo ordinario tonetto e certi  pensieri gaglioffi nei confronti delle parole del Papa? Ma perché il suddetto imperatore della lega non prova una volta sola a stupirci un po'? Nessuno gli ha mai spiegato che una sua reazione, non dico moderata, ma misurata, davanti a certi temi sull’immigrazione diventerebbe salutare anche per lui? 

Religione e politica: Papa Francesco e Salvini sull'immigrazione
La verità è che il Papa che molti considerano un invasore nella nostra politica, sà di cosa parla al contrario del prode Salvini. 
Si è mai concesso infatti il suddetto una bella gita nella Nigeria del nord, come accade a qualcuno di noi inviati, dove bambine cristiane e incinte di 18 anni vengono uccise a colpi di macete e sfracellate col loro figlio? 
Sa il prode Matteo che in quella terra abbandonata dai media e da tutti la setta di Boko Haram  condanna a morte atroce chi osa pregare Gesù? 
Sa ancora  Salvini che le  bambine di soli nove, dieci anni che non accettano di sposare quei soldati  pazzi di Allah vengono rapite e torturate? 
Ha mai consolato, come è successo purtroppo a me, una madre impazzita di dolore che si ostina a cullare il figlio morto di fame? 

Diversamente da lui questo Papa la sofferenza e la fame l’ha vista e l’ha curata. Forse qualche politico tanto pragmatico non ricorda che il cardinal Bergoglio tutte le mattine alle sei usava recarsi nella miseria delle Villas (quelle che noi chiamiamo bidonville) dove distribuiva amore, cibo e comprensione a chi non poteva mangiare ne studiare, né avere un futuro da dare ai propri figli. 
E proprio ricordando e ricorrendo a queste sue avventure d’amore e dalla sua esperienza oggi il pontefice non può che essere favorevole a un diritto che ogni figlio nato nel nostro paese ha e deve avere. 


Don Massimo Biancalani porta immigrati in piscinaUn’ultima ciliegina… Don Massimo Biancalani, parroco di Pistoia, ha portato in questi giorni di afa alcuni migranti a sguazzare in piscina: “è un anti-italiano” lo ha rimbeccato un originale politico italiano. 
Indovina indovinello??????????
















Stella Pende