Benvenuto allo sport che apre “la pista” al vero cambiamento e alla corsa delle ragazze.
Penso a Elena Curtoni, Marta Bassino e Federica Brignone, prima, seconda e terza nella discesa libera femminile a Bansko, Bulgaria.
Una valanga rosa che premia la costanza di Elena che, dopo un incidente grave come la rottura del legamento del ginocchio, ha dovuto soffrire immobilità e assenza dalle gare.
“Ma ce l’ho messa tutta. Il desiderio di neve ha battuto la malattia”
Marta Bassino che sfiora di pochi attimi il record della compagna e che nobilmente festeggia il suo scettro.
Penso a Elena Curtoni, Marta Bassino e Federica Brignone, prima, seconda e terza nella discesa libera femminile a Bansko, Bulgaria.
Una valanga rosa che premia la costanza di Elena che, dopo un incidente grave come la rottura del legamento del ginocchio, ha dovuto soffrire immobilità e assenza dalle gare.
“Ma ce l’ho messa tutta. Il desiderio di neve ha battuto la malattia”
Marta Bassino che sfiora di pochi attimi il record della compagna e che nobilmente festeggia il suo scettro.
Federica Brignone: “Non mi pare vero: siamo volate proprio noi tre”. Ma la specialità di questa gloria tutta femminile non sta solo nella “bravura” fatale e indiscutibile di queste tre principesse della neve. Ma anche nella loro storia, nel loro dire, nella loro bellezza.
Ma ve le ricordate le sciatrici di vent'anni fa? Quelle maschione con muscoli gonfi come montagne, prodotti strani rilevati al doping, orsi di montagna dove mangiavano, sposavano e vivevano di neve e sci. Guardate invece Elena, Marta e Federica!
Non vi paiono bellezze pronte alla passerella? Lunghe, occhi di smeraldo…ma non basta. Ovviamente ognuna di loro ha una vita oltre lo sci.
Elena dipinge. Ha fatto il liceo artistico e arrivata a 18 anni ha dovuto rinunciare alla pittura per dedicarsi agli allenamenti e alle gare. iI suo modello è Modigliani, ma adesso racconta di cercare un’arte tutta sua che andrà oltre le sue vittorie sciistiche e soprattutto oltre il presente.
Marta bassino avrebbe potuto fare la modella. Ma non ci ha mai pensato neppure un attimo. Dedicata allo sci da quando aveva due anni oggi, saggia, sostiene che la passione, e dunque i successi arrivano anche dal divertimento e che lo sport è un collante che unisce i mondi rispettando le diversità.
Federica, bella pure lei eccome, frequenta qualunque sport trekking, tennis, arrampicata e via col tango. Legge Simenon e si nutre di cinema.
Insomma viva queste nuove campionesse che ci fanno vedere quanto si può vincere nello sport senza rinunciare a se stesse e al gusto di restare femmine fino in fondo!
Stella Pende
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