Pagine

lunedì 6 aprile 2020

Coronavirus: dagli al cane untore!

Cane abbandonato in un campo dentro uno scatolone


Che dire davanti a una amica volontaria, di cui non voglio citare il nome perché altrimenti rischia il posto, e forse anche la vita, che racconta singhiozzando che in Calabria ammazzano i cani come mosche? 
Come consolare una valente dottoressa in veterinaria come Delicata Allegrini che denuncia preoccupata l’abbandono di troppi animali domestici negli ultimi giorni? 
Che pensare davanti alle parole di Gigi Raffo, “professore” valente di cani, responsabile di molti canili in Italia, consulente di associazioni, etc... che mi confessa triste che i canili si sono riempiti di cani “rifiutati”. Piccoli, grandi... cani che hanno vissuto in famiglia sino ad ora, che amavano il loro padrone e che si ritrovano oggi carcerati innocenti? 

Che tutta questa caccia al cane e al gatto untore l’ha creata (involontariamente?) la scienziata virologa di fama internazionale Ilaria Capua, la più intervistata della nostra tv, la più creduta, la più stimata... ecco le sue parole:

"Con il primo contagio da covid-19 su un gatto è arrivato il colpo di coda che ci aspettavamo. Essendo un virus di origine animale ora torna ad infettarli... bisogna cosi gestire anche l’infezione degli animali…e questo sarà un grande problema di gestione sanitaria”

Questi i primi pensieri davanti a un gatto, si un gatto, infettato dai padroni tutti e due ammalati... quello che è accaduto del resto fino al 2 aprile scorso dove i 4 casi di animali domestici, sempre nel mondo, documentati sono sempre e certamente stati contagiati dai loro padroni... 
a nulla sono valse le risposte e le precisazioni del ministero della salute e di Animal Health. 

La scienziata ribadisce l’avvertimento rimanendo sulle sue posizioni. Nessuno dei miei colleghi, per carità, osa contraddirla, è o non è la stella del momento? 

Una domanda sola: è giusto rilasciare interviste che accendono un allarme sicuro e pericoloso per i nostri animali e per noi stessi, avendo a disposizione cosi poca evidenza scientifica? È giusto condannare, perché le sue parole quello hanno ottenuto, animali innocenti che casomai abbiamo impestato noi, senza aspettare di avere certezze più concrete? Il commento di uno dei medici che mi ha scritto sdegnato suonava così 
"Cosa vuoi che gliene importi a una come lei che come tutti gli scienziati sugli animali fanno esperimenti e di più"

Ecco, per stima e solidarietà femminile, io non credo che la dottoressa Capua meriti di essere liquidata così duramente. Però ricordo i suoi primi commenti quando a febbraio il virus stava mostrando la sua faccia da alien. 
Sempre da una sua intervista in quei giorni: "Mentre da un lato la contagiosità ci preoccupa, dall’altro ci conforta il fatto che il coronavirus non ha mostrato sin adesso caratteristiche di elevata letalità. Faccio esempio: un conto sono 25 morti su 500 infetti, un altro sono 25 vittime su un milione di soggetti contagiati” 
La signora Capua non poteva avere la palla di vetro. Non poteva prevedere che questo maledetto orco virale avrebbe ucciso migliaia di poveracci al mondo... 

Ma, io dico, memore di aver già preso un bel granchio, sarebbe forse più giudizioso non lanciare profezie che rischiano di essere ancora una volta smentite. 



Stella Pende

Nessun commento:

Posta un commento