La bambina Antonella Sicomero se n’è andata in una bara bianca come la sua innocenza, circondata da una nuvola di palloncini rossi e dal pianto dei suoi poveri genitori.
L’autopsia su questa figlia di dieci anni ha confermato una morte per strangolamento. Antonella si è soffocata stringendo al collo la cinta del padre per dimostrare quanto poteva resistere senza respiro. Un tentativo, forse, di battere i suoi coetanei sulla gettonatissima piattaforma Tik Tok in quella gara della morte.
È un gioco che si fa ormai troppo spesso, sempre pare, dai racconti della polizia postale, dai professori di adolescenti, di medici e altri. E questo maledetto alien del coronavirus ha potenziato l’isolamento dei bambini e dei ragazzini che hanno capito sempre meglio che la rete può osare molto di più della vita.
Esempi? Nel 2020 la pornografia fai da te è cresciuta, anzi triplicata, nel fantastico mondo degli adolescenti. Non più video comprati e guardati di nascosto con amici e compagne, ma filmati casalinghi dove le ragazze e i loro amici fabbricano su misura porno e quant’altro per distribuirli al miglior offerente, diventando così imprenditrici del proprio corpo. Inoltre consacrazioni e inni al suicidio. Non sapremo mai quanto saranno state ascoltate. Pedofili in agguato sulla rete che offrono sfacciatamente a ragazzi e fanciulle denari in cambio di favori sessuali.
La tragedia è, che spesso, trovano spesso clienti.
Si parla di lato oscuro della rete, suonano su tv e giornali i molteplici gli allarmi, i casi, le tragedie orrende come questa.
Domanda: si sa che è difficile resistere alle insistenze dei figli in merito…ma non sarebbe il caso che i genitori smetessero di comprare cellulari e parenti ai figli ancora bambini?
Stella Pende