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sabato 27 novembre 2021

Dov è sparita Peng Shuai dopo la denuncia di molestie subite?

La campionessa femminile cinese Peng Shuai



Dov'è finita Peng Shuai, la più forte fra le tenniste cinesi dopo aver denunciato violenze sessuali da parte del potentissimo boiardo di governo Zhang Gaoli? 

Dal giorno in cui l’atleta ha fatto esplodere la bomba in rete infatti di lei non si sa davvero cosa sia accaduto... mai più affrontato un match, mai più una parola... tranne un'ambiguissima email con foto spuntata dal nulla dove lei rassicurebbe i suoi fan:

“sto bene…ho bisogno di stare da sola” 

È incredibile come i cinesi si concedano il lusso di prendere in giro il mondo intero, perché sanno che il mondo intero ha bisogno di loro! Continuano ad ammazzare colpevoli di truffa allo stato o di spionaggio, continuano a far lavorare segretamente bambini dentro cantine o garage, e, a quanto pare, continuano ad azzittire, o a far sparire, le donne coraggiose che hanno avuto la forza di denunciare una violenza subita da un loro governante.

In America il violentatore sarebbe già preda del tribunale dei media e obbligato a discoplarsi davanti ai giudici. La cina ha regole e reazioni diverse. La storia di Peng è lo specchio della condizione femminile in quella che oggi è di fatto la seconda superpotenza del mondo. Ma è anche un esame di come e quando l’occidente voglia chieder conto a quella nazione sul rispetto dei diritti umani e cioè zero. Ma l’Europa, l'America e altre paiono aver dimenticato, e anche noi, il coraggio di Peng. 

il chairman e ceo della Wta -associazione di tennis femminile- Steve Simon ha ribadito alla CNN che se non si avranno vere e nuove apparizioni della campionessa della racchetta lui farà annullare tutti gli incontri di tennis stabiliti con la Cina nel 2022. Roba da centinaia di milioni di dollari.

A Steve il nostro applauso più sentito, a Peng la nostra speranza, al governo cinese...


Stella Pende

venerdì 26 novembre 2021

Aiutiamo Raimondo e Scarlette a non finire sulla strada

Un uomo e il suo cane osservano il tramonto

Raimondo è un uomo giovane di 46 anni. Era anche un giovane marito e un padre affettuoso. Aveva un lavoro da impiegato. Eppure oggi non gli resta più nulla. Ha dovuto lasciare la casa a sua moglie dopo la separazione, ha perso il lavoro durante il covid e la sua bambina è finita per cause assurde in una casa famiglia. Lui non ne parla. Non vuole pietismo, non vuole le sue lacrime. Con molti amici abbiamo cercato di aiutarlo a trovare un lavoro in ogni maniera. associazioni di volontariato, uffici pubblici e privati...nulla. Ogni volta si apriva una finestra di speranza. Ogni volta si affondava nel buio. Oggi sta per accadere il peggio. Raimondo non può più permettersi la piccola casa che divide con Scarlette, una  segugina avanti con l’età che è la sua unica medicina contro la solitudine.  Dunque il 15 dicembre, praticamente domani,  sarà in mezzo alla strada con il suo cane. 

“io a dormire nei rifugi non ci vado perché non vogliono Scarlette e lei al canile non ce la porto. Piuttosto muoio di freddo. Ma con lei”. 

Davanti a questa paura qualcuno ha avuto un’idea... e se noi, per cominciare, regalassimo a Raimondo un piccolo camper? Un camper usato, ma dignitoso, dove lui, per adesso, potrebbe vivere con  la sua cagnina  e andare a trovare sua figlia senza fare chilometri a piedi come succede ora. Mi aiutate a far vero questo sogno? non voglio ricorrere a De Amicis…ma tra poco è natale... non  neghiamoci la possibilità di fare un regalo assoluto a Raimondo e a Scarlette. Ma soprattutto  è a  noi  stessi che non dobbiamo negare un regalo tanto importante  . 

chi  volesse unirsi a noi può inviare la sua donazione a questo iban:

it54h0886953150000000002058  
Relax banking  Marzio Spinedi


Queso signore è un amico che sta occupandosi di tenere le fila di tutta la raccolta.
grazie.




Stella Pende