Davanti al dolore del suo paese non si ferma.
Cosi la giovanissima regista siriana Waad Al Kateab, candidata all'Oscar per “For Sama”, documentario sulle pene dei siriani, è stata attrice di un lungo sit-in davanti alle Nazioni Unite per chiedere di fermare le feroci bombe sugli ospedali del Nord della Siria colpiti in questi giorni.
Vi rendete conto?
Vi rendete conto?
Il dittatore-dracula Assad, non soddisfatto di aver sterminato il suo popolo, milioni di morti e di fuggitivi, non pago di aver ridotto la sua terra a cenere e macerie, continua a bombardare gli ospedali! Si gli ospedali, ammazzando, si, ammazzando medici, infermieri, neonati nelle incubatrici, feriti e civili innocenti e soli.
Nella periferia di Idlib a ovest di Aleppo (l’ultima volta che ho visto Aleppo la mattanza di quella città meravigliosa mi è rimasta negli occhi per mesi) le forze armate siriane aiutate dall’aviazione russa hanno falciato il Al Shami Surgical Hospital ad Ariha.
Più di dieci persone sono morte, feriti gravemente infermieri e medici eroici.
Dal 16 gennaio al 30 è scattata una nuova offensiva barbara che vuole riconquistare villaggi e città in mano ai “ribelli”. Peccato che in quei villaggi, in quelle terre, abitino 3 milioni di sopravvissuti innocenti, civili, famiglie intere, piccoli e grandi alunni di scuole ormai fantasma. Gente terrificata dalla morte delle bombe che Assad e i suoi compari russi hanno cacciato dalle loro case. Dalle loro vite.
Nella periferia di Idlib a ovest di Aleppo (l’ultima volta che ho visto Aleppo la mattanza di quella città meravigliosa mi è rimasta negli occhi per mesi) le forze armate siriane aiutate dall’aviazione russa hanno falciato il Al Shami Surgical Hospital ad Ariha.
Più di dieci persone sono morte, feriti gravemente infermieri e medici eroici.
Dal 16 gennaio al 30 è scattata una nuova offensiva barbara che vuole riconquistare villaggi e città in mano ai “ribelli”. Peccato che in quei villaggi, in quelle terre, abitino 3 milioni di sopravvissuti innocenti, civili, famiglie intere, piccoli e grandi alunni di scuole ormai fantasma. Gente terrificata dalla morte delle bombe che Assad e i suoi compari russi hanno cacciato dalle loro case. Dalle loro vite.
270 mila nuovi sfollati.
E, tragedia, l’80% donne e bambini.
Non bastano 5 ospedali distrutti, 6 scuole e 7 centri di protezione civile.
E l’Europa tace.
E l’Italia si occupa delle scaramucce tra Salvini e chissà chi!
Stella Pende
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