sabato 30 settembre 2017

La lotta di un popolo per la propria libertà

manifestazione kurda per indipendenza


Che vergogna! 

si, che vergogna perché il parlamento e il governo di Bagdad hanno praticamente emesso un mandato di cattura nei confronti dell’80% del popolo kurdo!  

Dopo il referendum dove i kurdi chiedevano l’indipendenza  dall’Iraq, il presidente Abadi, marionetta di Teran, ha ordinato di chiudere gli spazi aerei e terrestri (solo il Qatar non ha chiuso i voli negli areroporti kurdi di Erbil e di Sulaymaniyya ), di considerare contrabbandieri chiunque scambi merci con i kurdi, di liberare le aree intorno ai pozzi di petrolio (il 70% del petrolio iracheno viene estratto da Kirkuk )e di considerare agli arresti il presidente kurdo Barzani e chiunque avesse partecipato al referendum. 

Abadi inoltre ritiene un insopportabile sfida questa richiesta più che legittima di libertà e di dignità di un popolo. Di un popolo che ha difeso con il suo piccolo ma eroico esercito la terra irachena più di una volta. Che ha aiutato le milizie di Bagdad a liberare Mosul dagli orchi dell’Isis. Che non si è mai fermato, mai arreso, che ha combattuto con armi obsolete, con donne giovani e giovanissimi ragazzi. Che ha offerto le vite dei suoi uomini ogni volta che gli è stato chiesto, senza mai chiedere niente altro che la propria terra. 

Adesso che il popolo kurdo ha votato per la sua legittima e meritata libertà questi miserevoli servi degli ayatollah iraniani, ingrati e incapaci, li trattano come stracci vecchi  cancellando ogni regalo avuto dai “fratelli kurdi”. 
E noi Europa, che tanto abbiamo magnificato l’eroismo e la generosità dei kurdi, non siamo nemmeno capaci di offrire a questa gente meravigliosa una sola parola di vera solidarietà. Che vergogna!
Bagdad imprigiona e isola l’intero popolo kurdo. Che vergogna!



Stella Pende

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