Anni e anni passati tra guerre, pestilenze e dolore. Incontrando uomini donne e bambini invisibili. Perché nessuno sa che esistono e nessuno conosce la loro sofferenza.
Anni, cercando di dar voce ad eroi del bene che regalano la loro esistenza a chi soffre, sopportando perfino l’onta di chi li accusa di guadagnare sullo strazio della gente.
Anni di illusioni. Quelle di aprire una finestra sul mondo appannato, anzi buio. Perché l’Africa, la Siria e l’Iraq, cioè il Medio Oriente dei poveracci non interessano quasi più a nessuno. Ma anche un tempo di felicità piena. Travolta e dedicata a questo mestiere che ti apre mondi e verità che mai vedresti, che ti porta infondo alle ragioni e ai torti della storia. Che diventa, rimane e rimarrà per sempre la tua vita.
Anni, gli ultimi, dedicati alla comprensione del nuovo terrorismo arrivando dopo tante inchieste a capire che di un ragazzo kamikaze di 20 anni che ammazza quasi trenta bambini, non potrai mai capire nulla.
E tra un viaggio e un’avventura che ti resta addosso come una memoria indelebile tornare a casa, dai tuoi figli. Cominciare a respirare di nuovo quella che si chiama la normalità. E cercare di ritrovare il filo degli avvenimenti. Guardare la televisione. Cercare le trasmissioni che ti riportano a oggi, ai fatti e ai nuovi eventi del tuo paese affidandoti ai grandi cronisti dell’informazione televisiva. Ai tuoi preferiti, quelli che vorresti essere, ma anche a quei colleghi che raccontano la realtà usando un palcoscenico più spettacolare perché senza di loro, diciamolo, la politica e la cronaca sarebbe davvero di pochi.
Così e per questo nasce Confessione Reporter Incontri. Perché dopo aver raccontato nei miei reportage il cuore e il senso del mio mestiere ho sentito il bisogno di capire e di far capire il lavoro degli altri. Dei grandi giornalisti televisivi. Degli infrangibili intervistatori militanti delle news tv. Grandi e grandissimi. Ma tutti diversi.
Ho cercato di preparare una macedonia di varie professionalità: dall’imperatore dell’attualità Bruno Vespa alla domatrice delle emozioni Barbara D’Urso. Da Corrado Formigli che va a Mosul incontrando i terroristi dell’Isis per poi atterrare lo stesso giorno nel suo studio de La7, a Bianca Berlinguer, unica donna ad essersi guadagnata la prima serata di Rai 3. Dal maratoneta delle news Enrico Mentana, che ha parlato del giornalismo e dei giovani, ma anche dell’amore e della nostalgia per il passato, fino all’incontro col campione pop di ascolti della domenica di Rai 1, Massimo Giletti.
E Massimo, sorpresa, non ha confessato i suoi dubbi e le verità sulla Rai, ma ha anche ricordato quei piccoli bambini che incontra a Lourdes tutti gli anni. E ha pianto.
Stella Pende
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