giovedì 24 maggio 2018

domenica 20 maggio 2018

Quando il cavallino prende il posto di Fido



Finalmente si parla anche di animali fuori dagli schemi.
Il tar di Lecce ha stabilito infatti che “Maresciallo”, il mini pony biondo platino del pensionato Carmelo, può continuare a vivere con il suo padrone perché considerato per l’appunto “animale di compagnia”. 
Secondo un’imposizione del tribunale di Brindisi il signor Carmelo avrebbe dovuto allontanare il suo amato amico dall’abitazione dove insieme vivevano in grande felicità. 
I soliti amati vicini, che non riescono, guarda caso, a farsi mai i propri affari, avevano infatti lamentanto questa gravissima trasgressione della civiltà con relativa denuncia. 

"Maresciallo senza di me non ce la fa. Ma se muore lui io gli vado dietro”

aveva detto Carmelo infischiandosene altamente dell’editto anti-pony  tenendosi stretto Maresciallo. 
A lui, anzi a loro, cioè a questa coppia singolare, va tutta la nostra simpatia e l’augurio di una lunga esistenza.




Stella Pende

giovedì 17 maggio 2018

Questa strage di ombre

Scontri a Gaza, Maggio 2018


Massacro a Gaza. Si massacro, nonostante alcuni e familiari giornali continuino a titolare neutralmente “inferno e orrore a gaza”. Per far di tutta un’erba un fascio. Per non star né da una parte né dall’altra. Per mettere addosso il peso della vergogna ai palestinesi e o agli israeliani. 

Chissà? Gli israeliani si sono difesi per carità. Tra i morti arabi c’erano sicuramente terroristi affiliati ad Hamas? Avevano divise o segni speciali e fosforescenti  per essere riconosciuti e diventare bersagli legittimi per i tiratori scelti? 

Ma quanti di coloro che parlano del pericolo che i terroristi palestinesi avrebbero guadato il confine invadendo Israele hanno mai conosciuto quella terra occupata che è un carcere per un milione e mezzo di persone? Quanti sanno che se avessero un bambino a Gaza in pericolo di vita quel figlio guarderebbe ogni volta la morte perché gli israeliani possono togliere l’elettricità nelle case come nelle camere operatorie quando vogliono?
Quanti capiscono che tanta rabbia e l’odio non possono arrivare solo dall’apertura di questa nuova benedetta e maledetta ambasciata a Gerusalemme?

A proposito, onore al quotidiano religioso L’avvenire che ha urlato santamente e coraggiosamente in prima pagina “strage a Gaza”.

Resta che quello che è successo non ha pari nella storia. 
Mentre la cicognona Ivana Trump svelava la targa che annunciava la nuova vita della nota ambasciata, decine di palestinesi morivano ammazzati dai proiettili della milizia israeliana. Nessun turbamento, nessuna interruzione alla cerimonia dove la notizia dei morti era naturalmente corsa fra i presenti, le pizzette e le bollicine. Anzi.  

"Gli americani sono i nostri migliori amici nel mondo"
sorrideva fremendo il leader amato Benjamin Netanyau. In quello stesso minuto uno, due, otto ragazzi di nemmeno diciotto anni cadevano schiantati nella nebbia dei lacrimogeni per aver protestato contro quello che da molti è stato definito uno schiaffo alla storia palestinese. 

La verità? Molti nel popolo ebreo non paiono affatto stupiti, né sfiorati dalla decisione di parruchino kid Trump di spostare il suo ambasciatore americano da Tel Aviv a Gerusalemme. Le decisioni importanti, i luoghi e le voci del potere israeliano abitano già a Gerusalemme da tempi ormai remoti.



Stella Pende

martedì 15 maggio 2018

Trump il distruttore



L’amato parrucchino Kid Trump ha dimostrato finora di essere assolutamente imbattibile a spezzare ogni accordo, ma non di avere la lungimiranza strategica, l’intelligenza politica né la pazienza per costruirne altri.

"Abbandonare l’accordo sul nucleare iraniano ci regalerà una posizione strategica migliore. l’Iran farà marcia indietro e limiterà il suo progetto missilistico" 

Non è un film che abbiamo già visto? Ricordate le parole di Trump quando aveva annunciato il ritiro degli USA dall’accordo di Parigi sul clima? 
Beh, Donald lo aveva descritto come “una truffa”  per l’America. Ma quando nel giugno 2017 ha raccontato al mondo di volerlo abbandonare ha aggiunto anche la promessa di essere pronto a rinegoziarlo. 
Bene, non solo non abbiamo visto nulla di tutto ciò, ma la sua amministrazione continua a sparare contro qualunque tipo di protezionismo per l’ambiente e a smantellare ogni legge che lo protegga. 

Donald aveva anche assicurato una politica vincente per la pace in Medio Oriente. Non c’è mai stato caos più infernale in quella terra da quando Trump è diventato l’imperatore supremo dell’America. 

Infine non dimentichiamo le sue critiche ad Obama sulla questione della sanità
"Con noi avrete un assistenza sanitaria più accessibile” aveva detto. 

Tornando a bomba: è molto possibile che l’Iran, approfittando di questo schiaffo davanti al mondo, si sentirà in diritto di riprendere un consistente e pericoloso programma nucleare
Verosimile anche che tutto ciò apra le premesse per aprire un terribile conflitto in Medio Oriente e mini la possibilità di arrivare a un buon risultato negli accordi sul nuclerare con la Corea del Nord. 
Perché se con Theran la guerra è un pericolo bollente con la Corea del Nord e il suo rotondo e feroce presidente lo è molto di più. 



Stella Pende

domenica 13 maggio 2018

sabato 5 maggio 2018

Non dimenticare la Siria

città Siriana distrutta


Tornare sulla Siria. 
Non dimenticare che quasi mezzo milione di poveri innocenti hanno perso la vita per una guerra che pare infinita. O che altri vogliono senza fine.
Distratti dalle schizofrenie politiche dell’Italia in attesa del governo, i nostri media sembrano aver dimenticato e cancellato gli ultimi e feroci fatti siriani. Giornali e tv imparano sempre meglio a cavalcare indignazione e commozione e poi a digerire il tutto per sposare un altro sdegno che sarà consumato in un batter d’occhio…

Invece alla Siria penso giorno e notte.
E so, e sento, che l’attacco contro i depositi di armi chimiche dalla parte degli USA non frenerà certo la bulimia di morte di Assad rendendo, se è ancora possibile, i russi e l’Iran ancora più forti.
Il signor Trump infatti è stato assolutamente attento a non sfiorare neppure le truppe russe presenti in Siria, per non compromettere davvero i rapporti con Putin.
Il gatto nero Iran può ridersela sotto i baffi perché il potere siriano, suo degno compare, non è stato affatto indebolito. Anzi.
Bashar Assad non esce affatto dal palcoscenico e si prepara a bombardare e a sterminare i brandelli di terre, di città e di villaggi ancora in mano all’opposizione.
Dopo aver definito “animale” il suo finto nemico siriano, il presidente americano si è preso il contentino di lanciare qualche razzo per dar la prova al mondo che il più forte era ancora lui.
Nel presente gli ispettori internazionali non ci diranno mai certamente se l’orco di Damasco ha usato i suoi veleni. Semplicemente perché non avranno mezzo, dopo tanto tempo, di scovare prove valide.

Una  citazione che è la tac precisa di ciò che sta avvenendo in Siria. Il foglio arabo Al Hayat dice: “Ancora una volta il mondo arabo è considerato come terreno di aggressione o di vittoria. Nel totale disinteresse per il dolore del popolo siriano”.



Stella Pende